5 scrivanie iconiche e dal design intramontabile

14 Gennaio 2022

Testimoni del tempo in cui sono state progettate ma anche straordinariamente attuali, queste cinque scrivanie, disegnate da altrettanti maestri del design, sono autentiche icone formali ma anche perfettamente funzionali. Figlie di una progettazione intelligente assolvono perfettamente la funzione di tavolo da lavoro ma allo stesso tempo sono portatrici di bellezza. Sono scrivanie classiche eppure ciascuna di esse ha un profilo formale specifico e unico nel suo genere. In alcuni casi sono le proporzioni, in altri i materiali, in altri ancora elementi accessori. Sono arredi che accrescono il prestigio dell’ambiente in cui sono inseriti, che sia esso lo studio oppure il living domestico. Ecco perché sono perfetti per chi intende rimodulare il proprio spazio di lavoro e riprogettarlo perseguendo efficienza e design ricercato. Si tratta di progetti che resistono al tempo e che entreranno a far parte del patrimonio arredativo della casa, quell’insieme di elementi dalla vita lunga, che nel corso degli anni sanno trovare collocazioni e funzioni sempre nuove.

Scriba di Patricia Urquiola per Molteni&C

La scrivania Scriba, disegnata da Patricia Urquiola per Molteni (in copertina), si compone di una serie di dettagli progettuali che la rendono preziosa. La leggerezza visiva è conferita dal motivo traforato dell’elemento di sostegno, il cassetto offre un utile spazio di contenimento, l’alzata mobile in lamina laccata consente di creare un piccolo angolo libreria sullo scrittoio stesso. Infine, una tasca laterale in cuoio rende l’insieme più caldo e rifinito. Grintosa ma con un’anima poetica, la scrivania Scriba è un microcosmo in cui raccogliersi e trovare la giusta concentrazione.

Scrittoio Albini di Franco Albini per Knoll

Nel 1958 Franco Albini disegna questo scrittoio, oggi prodotto da Knoll. Austero ed essenziale è una composizione armonica di acciaio cromato per la struttura portante e cristallo per il piano d’appoggio. I due cassetti in rovere sembrano in bilico e concedono un momento di meraviglia, oltre che un capiente modulo contenitore. C’è una proporzione perfetta fra gli elementi che accostati danno vita a una serie di forme geometriche essenziali ma anche decorative.

Pà 1947 di Ico Parisi per Cassina

Progettata come consolle, Pà 1947 è perfetta anche come scrivania: con una profondità di 40cm accoglie idealmente il computer e tutto ciò che è necessario per il lavoro da casa. L’ingombro è quindi contenuto e questa è una caratteristica preziosa quando nasce la necessità di inserire una zona studio in un contesto già arredato. Le linee sono quelle moderniste rappresentative dello stile di Ico Parisi, se ne apprezzano le curve, le proporzioni e l’accostamento di noce o frassino e ottone satinato.

AJ52 di Arne Jacobsen per Carl Hansen & Son

Estetica Bauhaus, funzionalismo e design industriale sono i punti di riferimento di questo progetto di Arne Jacobsen, oggi prodotto da Carl Hansen & Son. La struttura è in acciaio e il piano è rivestito in pelle. Al di sotto una cassettiera in legno fornisce un utile contenimento e stempera il rigore formale complessivo. Un unità aggiuntiva con lampada e scomparto per libri e accessori può essere integrata per completare la postazione di lavoro in completa coerenza stilistica.

Eames Desk Unit di Charles & Ray Eames per Vitra

Il mood industriale e familiare allo stesso tempo rendono questa scrivania una scelta transgenerazionale e perfetta per un interno informale ma di spessore. La struttura è in metallo verniciato a polvere e le gambe possono essere regolate singolarmente. Le mensole aperte si prestano ad accogliere contenuti di vario genere e allo stesso tempo contribuiscono a determinare il profilo formale di questa scrivania. I pannelli colorati o traforati ne alleggeriscono il carattere industriale.

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