Arredo e accessori in stile anni ’70: vintage minimale e iconico

23 Agosto 2022

Arredamento anni '70: consigli e caratteristiche

Colori sobri e incursioni pop, linee rigorose e guizzi creativi sono le caratteristiche degli arredi e delle luci progettate negli anni ’70, ancora straordinariamente attuali

Equilibrio perfetto tra stile vintage e comfort moderno, il design degli anni ’70 coinvolge ogni ambiente della casa

Non solo radicale: il design italiano degli anni ’70 è un insieme di intuizioni formali e funzionali che descrivono un cambiamento sociale. Descrivono il desiderio di una casa che abbia stile ma che sappia rispondere con soluzioni concrete a delle esigenze specifiche, ancora prima che a delle ambizioni estetiche. Ecco perché negli arredi, nelle luci e negli accessori disegnati in questo periodo e ancora oggi oggetti del desiderio, ritroviamo la spinta funzionale dell’approccio moderno alla progettazione, accanto a intuizioni formali del tutto innovative, quasi inaspettate. Ed è forse proprio questo equilibrio tra efficienza funzionale e identità estetica che rende gli arredi e le luci degli anni ’70 perfetti ancora oggi. In un momento in cui c’è una forte consapevolezza delle proprie esigenze domestiche, delle funzioni richieste agli arredi, ma anche del desiderio di una bellezza familiare e confortevole. Il design degli anni ’70, coniuga il rassicurante sapore del passato che ha segnato il successo dello stile vintage, con le funzionalità moderne. Due aspetti molto interessanti, nella progettazione degli interni di ogni ambiente della casa.

Sacco di Zanotta
Sacco di Zanotta

Colori caldi e linee morbide

Il design degli anni ’70 tocca talvolta picchi sperimentali assumendo le caratteristiche estreme di una progettazione controcorrente. Ma più spesso è un design concreto e familiare. I colori prevalenti sono quelli caldi, tra i neutri ricorre il marrone in tutte le sue gradazioni, incluse quelle più chiare del beige. Tocchi di giallo e di arancione aiutano a creare punti focali, mentre il bianco è il colore scelto per stemperare e illuminare gli ambienti. La stessa palette è usata anche per pavimenti e rivestimenti ed è un elemento di ispirazione interessante se si desidera portare questo stile in casa. Per un risultato più attuale è consigliabile optare per tonalità chiare come il sabbia e il corda e per elementi d’arredo dalle linee morbide ma essenziali, stemperando gli aspetti più estremi e radicali del design degli anni ’70.

cifra3 di solari
Orologio da tavolo Cifra3 di Solari Lineadesign

Cucina: nuove funzionalità e attenzione al design

Negli anni ’70 la cucina attraversa il tunnel del tempo e diventa finalmente moderna. Questo significa non solo configurata per accogliere una serie di elettrodomestici nuovi per l’epoca, ma anche pensata con un’estetica tutta nuova. È questo il periodo in cui il design, così come lo conosciamo oggi, entra letteralmente in cucina. Le aziende fanno un balzo in avanti e coinvolgono designer dall’approccio formale dirompente per dare a questo ambiente un volto tutto novo. Negli anni ’70 la cucina diventa un ambiente moderno e di tendenza, in cui alla funzionalità si accompagna lo stile ricercato e curato nei dettagli.

Elettrodomestici Smeg
Elettrodomestici Smeg

Zona pranzo: rigore formale e accessori funzionali

Anche la classica sala da pranzo cambia volto, spesso trasformandosi in zona pranzo di moderna concezione, in un open space condiviso con il living. Questo comporta un’attualizzazione del design: linee essenziali, sedute rigorose e una concezione nuova anche dell’illuminazione.
Al lume sospeso sulla tavola si abbinano o sostituiscono luci complementari, meno dirette e più confortevoli. La credenza di una volta è sostituita dalla sideboard, un arredo basso e austero estremamente votato alla funzione.

nuvola rossa by cassina
Libreria Nuvola Rossa di Cassina

Soggiorno: luci soft e accessori iconici

Nel settore della progettazione della luce, gli anni ’70 sono il momento in cui si mette in discussione la luce centrale per aprire la strada a soluzioni alternative e integrative. Non solo: le lampade stesse attraversano un momento di sperimentazione formale estrema, in alcuni casi diventano scultoree, in altri assumono sembianze organiche e mutevoli. Le lampade da tavolo e da terra, in particolare, sono pensate per essere non solo funzionali ma anche belle da vedere, per suscitare stupore e incanto. E le linee sono ora raffinatissime ora giocose.

Lampada Atollo di OLuce
Lampada Atollo di OLuce

Camera da letto: comfort moderno a materiali preziosi

La camera da letto, negli anni ’70, diventa moderna. Laddove per moderno si intende non solo uno stile più asciutto e votato alla funzione, ma anche una maggiore facilità d’uso e un maggiore comfort. Spesso protagonisti sono i letti trasformisti, che possono assumere configurazioni diverse e suggerire nuovi modi di utilizzo. Si tratta di sistemi che tornano oggi alla ribalta, al servizio di una casa a cui è richiesta flessibilità e resilienza.

Letto Nathalie di Flou
Letto Nathalie di Flou

Home office: il design dell’efficienza e della creatività

Un elemento di congiunzione tra lo stile anni ’70 e le esigenze moderne è la progettazione della zona studio in casa. Scrivanie e librerie di quegli anni hanno linee asciutte ma mai banali, sono funzionali ma allo stesso tempo decorative, in un modo discreto e tutto nuovo. In questo ambiente della casa, il design degli anni ’70 evoca l’estetica industriale, anticipando di molto la tendenza recente. Iniziano a comparire cavalletti, sedute tecniche e cassettiere iperfunzionali, che portano in casa un’estetica mai vista prima. Quali sono dunque gli arredi e le luci da inserire in un interno per declinare lo stile anni ’70 con eleganza ed equilibrio? Vediamo di seguito alcuni esempi di autentiche icone che non possono mancare.

Carrello Boby di B-Line
Carrello Boby di B-Line

Le icone e gli arredi must have degli anni ‘70

Lampada Atollo di Vico Magistretti per Oluce

Progettata nel 1977 da Vico Magistretti per Oluce, Atollo non è solo un’icona degli anni ’70 ma anche una delle lampade più celebri e apprezzate di ogni tempo. È un magistrale equilibrio di geometrie: il cilindro, il cono e la semisfera sono composti ad arte e sembrano unirsi in un equilibrio magico. Non a caso nel 1979 questa lampada vince il Compasso d’oro. Con Atollo Magistretti reinventa la lampada da tavolo, genera un nuovo archetipo che oggi, a distanza di oltre quarant’anni è ancora attuale ed elegante. Ed estremamente versatile, grazie alle sue forme essenziali, ai formati di diversa dimensione e alle finiture disponibili: dal bianco opalino al nero.

atollo by oluce

Lampada Elmetto di Elio Martinelli per Martinelli Luce

Disegnata nel 1976 dal fondatore di Martinelli Luce, la lampada Elmetto incarna in particolare alcuni aspetti del design degli anni ’70. È una lampada da tavolo, da lettura, ma in un certo senso anche da compagnia, proprio per le sue forme familiari e quasi ironiche.
Forme che in realtà scaturiscono da un’intenzione funzionale, quella della facilità d’uso: un grande interruttore ben visibile sul corpo centrale, che si trova facilmente anche al buio e un diffusore che può essere orientato con un semplice gesto. Elmetto è disponibile in vari colori, tutti evocativi della vena più pop e ironica dello stile anni ’70.

Elmetto by Martinelli Luce

Lampada Boalum di Livio Castiglioni e Gianfranco Frattini per Artemide

La lampada Boalum, definita da Domus un serpente di luce, è la prova di come un design radicale e sovversivo possa essere anche funzionale e versatile, oltre che resistere al test del tempo. La struttura tubolare e flessibile è realizzata in materiale plastico translucido rinforzato e dotato di giunzioni in resina. Questo serpente luminoso, grazie alla sua forma organica, può assumere configurazioni diverse ed essere collocato in ogni ambiente della casa. Cambiando posizione al cambiare delle abitudini e delle esigenze. Ideata nel 1970 è il primo grande esperimento di illuminazione flessibile.

boalum by artemide

Libreria Nuvola Rossa di Vico Magistretti per Cassina

Pur essendo una delle massime icone dell’arredamento anni ’70, la libreria Nuvola Rossa affonda le sue radici progettuali in un passato ancora più lontano. Era infatti il 1946 quando Magistretti la concepisce, a partire da una riflessione su una libreria pensata come una scala da appoggiare alla parete. Nel 1977 quando Cassina gli chiede una libreria, Magistretti attinge nuovamente a quella idea, progettando Nuvola Rossa così come la conosciamo oggi. Una libreria perfetta da parete così come da centro stanza, ideale, ad esempio per scandire lo spazio tra due aree funzionali di uno stesso ambiente.

Letto Nathalie di Vico Magistretti per Flou

Con il letto Nathalie per Flou Vico Magistretti sancisce un cambiamento definitivo nella concezione del letto: progettato nel 1978, il suo lancio venne accompagnato dal claim “Flou ha rifatto il letto”.
Imbottito, sfoderabile, facile da rifare, questo letto era pensato per una nuova generazione, orientata al lavoro, alla vita, e non intenzionata a perdere tempo con le faccende domestiche. Lo stile è asciutto ma accogliente, il letto è imbottito ma sfoderabile. Oggi quell’anima funzionale è ulteriormente rafforzata dal modello contenitore, che con un gesto semplice permette di accedere a un prezioso spazio sotto la rete.

nathalie by flou

Carrello Boby di Joe Colobo per B-Line

Gio Ponti definiva “macchine per l’abitare” gli straordinari progetti di Joe Colombo. Il carrello Boby (in copertina), disegnato nel 1970 è sicuramente uno di queste. Pensato per tenere in ordine proprio gli studi di architetti e designer, Boby è entrato con disinvolture anche nelle case degli anni ’70 per non lasciarle più. Disponibile in diverse altezze e colori, si fa apprezzare per l’ironia, le forme familiari, la versatilità e la funzionalità. In ogni casa e in ogni stanza, in cui sia richiesto un aiuto extra per avere tutto in ordine.

Boby by B-Line

Cifra 3 di Gino Valle per Solari Lineadesign

Tra gli accessori per la casa in stile anni ’70, l’orologio da tavolo Cifra 3 è sicuramente uno dei più evocativi di quell’epoca. Disegnato alla fine degli anni ’60 da Gino Valli, funziona ancora con il sistema a rulli di palette creato da Remigio Solari negli anni ’60 e brevettato, prima di essere adottato dagli orologi più importanti al mondo, come quello dell’aeroporto JFK di new York. Un piccolo oggetto con una grande storia e un grande stile.

Cifra3

Cactus di Guido Drocco e Franco Mello per Gufram

Con l’appendiabiti Cactus, disegnato nel 1972 da Guido Drocco e Franco Mello, entriamo nel cuore del design radicale degli anni ’70. Il Cactus è una vera e propria icona ed evoca il lato più sperimentale e libero del design egli anni ’70. Riduttivo definirlo appendiabiti, il Cactus è una scultura in schiuma di poliuretano, originariamente immaginata in verde, ma poi, nel corso degli anni, declinata in chiavi e colori diversi.

Cactus by Gufram
Oluce Atollo Gold
OLuce Atollo 233
B Line Boby B22
Solari Lineadesign Cifra 3
Gufram Cactus Appendiabiti
Artemide Boalum
Martinelli Luce Elmetto
Martinelli Luce Elmetto
Flou Nathalie Letto Contenitore
Flou Nathalie Letto Contenitore
Cassina Nuvola Rossa

Idee di design, lasciati ispirare

Scegli i prodotti che ti ispirano e aggiungili alla Board

Crea e ricevi la tua board da condividere con chi vuoi oppure con un designer di mohd per informazioni o assistenza.

Dopo l’invio, puoi creare altre board, non c’è limite alla tua ispirazione.

Ho Capito, continua

Ricevi la tua Mohdboard con i prodotti che hai aggiunto

Invia il form, riceverai un’email con il link alla board dei prodotti che hai selezionato.

Condividi la tua ispirazione con il tuo partner e con gli amici, oppure con un designer di mohd per informazioni.

Dopo l’invio, puoi creare altre board. E se questa board non ti ispira più, puoi svuotarla con un reset e ricominciare.

Controlla la mail, la tua ispirazione è arrivata.

Ti abbiamo inviato un’email con il link alla board dei prodotti che hai selezionato.

Chiudi