La nuova veste, elegante, dell’arredo in metallo

18 Maggio 2023

Forte ma discreto, il metallo ha assunto un ruolo sempre più importante nel design dell’arredo a partire dal ‘900.  Fino ad allora, fatta eccezione per il ferro battuto, era quasi impossibile trovare il metallo a vista negli arredi, ad esso era piuttosto riservato un ruolo strutturale e marginale e in ogni caso da celare alla vista. Nel ventesimo secolo, attraverso la visione innovativa di una serie di designer che rompono con il passato, il metallo conquista la scena e inizia a farsi apprezzare anche per il suo impatto estetico. All’epoca si trattava in particolare di acciaio cromato con la sua superficie lucida che riflette la luce e si fa notare. E proprio grazie allo spirito sperimentale di quei progettisti i metalli conquistano sempre più spazio e oggi sono declinati in chiave sofisticata e ricercata. Talvolta messi a nudo, talvolta valorizzati dal colore, si prestano a progetti per l’interno e per l’esterno anche molto diversi fra loro, come dimostrano questi esempi.

Epic di GamFratesi per Gubi

Nella sua prima versione questo tavolino da salotto (in copertina) era in marmo lavorato in Italia: l’ispirazione, come il nome stesso suggerisce, erano i poemi epici e dunque le colonne greche e le architetture romane. Quell’idea visiva ritorna anche in questa inedita versione in acciaio, galvanizzato, laccato e rifinito a mano. L’impatto monolitico resta e assume un leggero e sofisticato accento industriale. E sono molto interessanti le tre versioni di acciaio proposte: rosso scuro, grigio e nero.

Allure di Baxter

La caratteristica visiva forte di questa collezione è la serie di scanalature della base dei tavolini che si ispira alle architetture nordeuropee del ‘900. I metalli selezionati sono alpacca, ottone e rame, ciascuno con le sue caratteristiche cromatiche e le sue sfumature che giocano con le forme in un insieme estremamente interessante di eleganza e stile industriale. Il tavolino è proposto in due altezze che possono essere abbinate per dare più ritmo alla composizione.

Gong di Giulio Cappellini per Cappellini

Linee pulite e colori luminosi rendono la linea di tavolini Gong un pass-par-tout per vari ambienti della casa. Luogo di elezione è il soggiorno in cui uno o più elementi Gong si rivelano funzionali e decorativi, oltre che facilmente spostabili per inventare nuove configurazioni con pochi gesti.

Hiroki di Philipp Mainzer per E15

Non solo tavolini bassi: l’acciaio è protagonista della collezione di tavoli da pranzo Hiroki in cui questo materiale è mostrato nella sua elegante essenzialità. In grigio, arancione oppure nero, questo tavolo ha un profilo minimalista ma allo stesso tempo iconico e d’impatto.

A Chair di Tolix

Tolix è per eccellenza il brand del metallo e in particolare della lamiera d’acciaio che declina attraverso una serie di collezioni dallo stile industriale che tuttavia si integrano in contesti di vario genere, sia indoor che outdoor. Tra tutte, la più iconica è la sedia A Chair: ampia e dalle forme del tutto particolari, in un’ampia palette cromatica che si presta a infiniti abbinamenti.

InOut 46 di Paola Navone per Gervasoni

InOut è un’ampia collezione immaginata da Paola Navone per arredare lo spazio esterno con la stessa cura dell’interno. In questo contesto, il tavolino 46 è realizzato in alluminio e presenta due maniglie laterali per essere facilmente spostato e utilizzato eventualmente anche come sgabello.

Weekend di Brichet-Ziegler per Petite Friture

Anche la collezione completa da giardino Weekend è in alluminio ed è caratterizzata dalla forma ovale che ricorre nei vari elementi così come le strisce che sembrano quasi nastri sospesi e il colore, da scegliere in un’ampia gamma cromatica. L’insieme porta un’atmosfera rilassata e di festa nello spazio esterno in cui è collocato.

Box di Silvano Pierdonà e Manuela Pellizzon per Capo d’Opera

Box è un sistema di cassetti composto da una serie di moduli che possono essere indipendenti oppure abbinati. La struttura è caratterizzata da una base semplice oppure da un traliccio alto e può svilupparsi in verticale oppure in orizzontale. Nella versione verticale l’altezza dei cassetti aumenta procedendo dall’alto verso il basso, creando un interessante gioco visivo.

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