Aspettando il Salone del Mobile: dalle radici al futuro, la promessa del Supersalone

17 Agosto 2021

Il 27 marzo del 2020 veniva lanciata la comunicazione ufficiale: il Salone del Mobile era stato annullato a causa della pandemia. Un autentico shock per le tantissime persone che ruotano attorno ad esso, per le aziende di settore già prontissime, per la stampa, per la città di Milano e per le migliaia di operatori che in tutto il mondo si mobilitano in occasione di questo evento. L’industria ha risposto con vigore, l’esperienza estrema del lockdown ha spostato l’attenzione sulla casa, sul suo potenziale inespresso e sulla necessità di renderla attuale nelle sue nuove funzioni. È un argomento su cui designer e imprenditori si trovano d’accordo: progettazione e arredo devono essere ripensati, perché anche quando l’emergenza sarà conclusa, resteranno i cambiamenti e la presa di coscienza che è tempo di far evolvere l’ambiente domestico.

Ed ecco una nuova data per il Salone del Mobile che in questa ottica sarà aperto al pubblico, e non solo agli operatori di settore, per accogliere e condividere la cultura del design, l’alleato più prezioso per rendere le case più vivibili, funzionali e belle. Il Salone si terrà dal 5 al 10 settembre 2021 alla Fiera Milano Rho, nel rispetto di tutte le misure di sicurezza e sarà, come annunciato, il Supersalone. Un evento totalizzante, un’esperienza non solo commerciale ma anche sociale e, soprattutto, culturale. Di diffusione ampia di questo settore straordinario che del resto è fiore all’occhiello dell’industria italiana da sempre.

La cura è dell’architetto Stefano Boeri che con il suo studio ha immaginato un layout inedito per la fiera: l’allestimento prevede infatti dei lunghi setti paralleli sulle cui pareti le aziende potranno esporre le nuove collezioni. “Sappiamo bene che quella di settembre sarà un’edizione diversa e data l’eccezionalità del momento non poteva essere altrimenti, ma se c’è un filo rosso che la lega al Salone del Mobile.Milano sarà l’indiscussa qualità dei prodotti in mostra” ha commentato Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo.

Sarà un’edizione straordinaria, un passaggio storico di cui avremo il privilegio di essere testimoni. Il Salone del Mobile, del resto, è nato proprio all’indomani del secondo dopoguerra, alla vigilia degli anni ’60. Anche allora stava cambiando il modo di abitare e di progettare, anche allora si sperava in una ricostruzione, in una ripresa che si affrontavano con grande entusiasmo e impegno.

La prima edizione si tenne nel settembre del 1961, nei padiglioni 28 e 34 della Fiera Campionaria di Milano. Era settembre, così come sarà a settembre il Supersalone. Ben presto si afferma il design contemporaneo, tanto da generare, già nel 1965, un padiglione dedicato. È un passaggio importante perché proprio questo design, con le sue tante espressioni ed evoluzioni, diventerà il protagonista di questo evento e dei sempre più rilevanti e numerosi appuntamenti collaterali. Quello che oggi conosciamo come Fuori Salone è infatti un momento di grande attrazione, costellato di eventi di sempre maggiore spessore. Se ne sono accorte anche le grandi aziende che animano i loro prestigiosi showroom milanesi trasformandoli in esclusivi teatri del design.

Come da tradizione, il Supersalone darà spazio ai nuovi talenti del design internazionale con l’evento parallelo The Lost Graduation Show: dedicato agli studenti delle scuole di design di tutto il mondo che, a causa della pandemia, non hanno avuto un palcoscenico di rilievo per mostrare le loro creazioni di fine corso. E ancora, The Makers Show uno spazio dedicato al design autoprodotto, un grande patrimonio d’autore tra le cui righe leggere nuove tendenze ed evoluzioni stilistiche. A riassumere il concept di questa nuova sfida è Maria Porro, neoeletta presidentessa del Salone del Mobile. Milano che dichiara: “Il nostro obiettivo è un Salone del Mobile forte, unito, inclusivo, sostenibile e creativo”.

Articoli correlati