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Vai allo shop21 Marzo 2022
Nata per incarnare il rito dell’aperitivo, la bottiglietta Campari Soda è da sempre un’icona attuale e briosa. La sua forma contemporanea ed efficace l’ha resa scevra da qualsiasi invecchiamento, unica e bellissima in tutta la sua dirompente semplicità. Celebrata attraverso l’arte, il design e il cinema, è divenuta essa stessa marchio, spoglia da etichette, originale, inconfondibile, ma sempre pronta a rinnovarsi con ironia e creatività.
“Non basta una vita, anche per un solo prodotto”
Davide Campari
La storia del Campari ha inizio nel 1860: Gaspare Campari inventa il suo celebre Bitter: l’aperitivo rosso viene servito nel Caffè Campari a Milano. Il figlio Davide è un visionario dalle ampie vedute, promotore dell’espansione industriale dell’azienda di famiglia con l’apertura, ad inizio del XX secolo, dello stabilimento Campari; egli riduce la gamma di prodotti a una selezione più strategica e competitiva e nel 1915, apre Il Camparino, locale raffinato e moderno che segna la nascita del rito dell’aperitivo milanese.
La crescita esponenziale dell’azienda cammina di pari passo con la volontà di creare un sodalizio con l’arte del tempo, che trova efficacia espressiva in ambito pubblicitario attraverso lo stile significativo e brillante degli artisti contemporanei: e proprio dal connubio tra l’intuito imprenditoriale all’avanguardia ed il fermento creativo dell’epoca nascono nuovi linguaggi espressivi, che segnano la storia della comunicazione pubblicitaria del 1900.
Immaginato da Davide Campari per poter gustare ovunque un fresco aperitivo con l’unicità del bitter Campari e la frizzantezza del seltz, il Campari Soda è il primo aperitivo ready-made, e la sua iconica bottiglietta ne incarna l’idea rivoluzionaria.
Disegnata nel 1932 dal futurista Fortunato Depero, la bottiglietta Campari Soda contiene la singola porzione di prodotto da consumare, ne garantisce l’autenticità, offre la possibilità di essere facilmente raffreddata: un moderno esempio di design funzionale, che, grazie la sbalorditiva creatività dell’artista disegna come una forma solida di tronco di cono, un immaginario calice capovolto. Senza etichetta, ha il nome in rilievo sul vetro; l’intenso e brillante rosso del Campari Soda completa questa creazione che diventa, con la sua geniale e dirompente semplicità, marchio iconico indistinguibile.
Persino la superficie smerigliata del vetro è parte del pensiero futurista di Depero, e trova riscontro sui riferimenti ai materiali tattici citati da Marinetti nel “Manifesto sul Tattilismo” del 1921. La smerigliatura evoca la freschezza del prodotto simulando le gocce, e ha inoltre una funzionalità, garantendo miglior presa.
Tutti i sensi sono chiamati in causa nell’esperienza del Campari Soda: il gusto della bevanda, l’olfatto stimolato dai profumi, il suono della frizzantezza una volta rimosso il tappo, e ancor prima di questi, il piacere estetico e tattile della bottiglietta. Il contenitore ha forza comunicativa quanto il contenuto, ciò fa della bottiglietta Campari Soda un esempio di moderno design; sin dall’inizio essa si presenta da sola in tutta la sua potenza comunicativa.
Depero modella per l’azienda un’idea di comunicazione ad ampio raggio: crea numerose locandine di forte impatto, giocando con lettering, linee decise e con la decostruzione tipica della corrente artistica alla quale appartiene. Progetta inoltre ciò che definisce “arredi”: oggetti decorativi, stand fieristici, e tutto ciò che oggi chiameremmo gadget: la sua idea di comunicazione pubblicitaria trova strada in qualsiasi idea o contenuto. La bottiglietta è proposta anche all’interno di distributori automatici che la conservano fredda; sopra essi vi è una figura in legno disegnata dall’artista.
Il lancio del Campari Soda avviene attraverso una strategia di comunicazione che punta sull’unicità della sua iconica bottiglietta: originale, inconfondibile, desiderabile. Il successo del prodotto è esplosivo, la sua reintroduzione dopo la II Guerra Mondiale implica il rafforzamento delle strutture di produzione, per tenere il passo con la richiesta del mercato.
La pubblicità gioca un ruolo fondamentale: messaggi leggeri e freschi e un design semplice ed immediato. Come quello di George Guillermaz: un futuristico lettering a spirale che parte dalla bottiglietta. Negli anni del boom economico Campari Soda diventa l’aperitivo italiano per eccellenza, e gli artisti contribuiscono a creare l’immagine dinamica e moderna di un’icona Pop al passo con i tempi.
La bottiglietta si adatta perfettamente alle composizioni grafiche: il gioco di forme coniche di Mingozzi richiama l’idea iniziale del calice rovesciato; le immagini di Marangolo e Cavalieri pongono la bottiglietta in svariati contesti e atteggiamenti umani; altri artisti interpretano il suo design essenziale come unico protagonista della scena.
Dopo il 1970 Campari fa il suo esordio in televisione: Nino Manfredi è protagonista dello spot che promuove l’aperitivo rosso, segue la star di Hollywood David Niven, che regala al Campari Soda fama mondiale. Dagli anni ’80 Campari collabora nei suoi spot pubblicitari con affermati registi del cinema e investe in intelligenti collezioni dedicate.
Il design nel design, come per la celebre lampada a sospensione Campari Light, disegnata nel 2002 da Raffaele Celentano per Ingo Maurer (foto di copertina). Le dieci originali bottiglie che compongono la lampada contengono realmente del Campari Soda, e possono essere rimosse e sostituite singolarmente, il supporto è progettato come uno spremiagrumi e la cordicella per regolarne l’altezza ha un vero tappo di bottiglia Campari. Un’icona del design che diventa accattivante lampada pop, coniugando insieme ironia ed estetica.
Nel 2008 il progetto REDesign invita i creativi alla realizzazione di installazioni artistiche per la Triennale di Milano. Per gli 80 anni di Campari Soda il designer Matteo Ragni riedita la storica bottiglietta e due anni dopo, essa assume colori fluo, un’esplosione di colore espressione della sua personalità frizzante e unica. Nel 2016 si avvolge di velcro rosso, che permette alle bottigliette di unirsi tra loro in infinite composizioni in omaggio all’amicizia.
Nel 2020 Campari celebra le sue origini con la produzione di un bicchiere ispirato al bozzetto futurista di Fortunato Depero; lo stesso anno, in occasione del progetto Design Connection, Campari affida a tre creativi emergenti l’ideazione di altrettanti oggetti d’arredo partendo dalla forma iconica della bottiglia Campari Soda.
Nel corso della sua lunga storia, Campari ha fatto del legame con la creatività e l’arte del tempo la chiave della comunicazione innovativa e di successo. Simbolo di innovazione e di una Milano dinamica e all’avanguardia, ha concentrato nella forma conica della bottiglietta Campari Soda nata dal genio del futurista Depero tutta la forza comunicativa che ancora oggi, a 90 anni dalla sua creazione, splende.
Nel 2022, dalla preziosa collaborazione di due brand iconici, nasce Alessi x Campari Soda: il kit per l’aperitivo limited edition presentato in esclusiva da Mohd: autentico, italiano, di Design.
Il nuovo kit, in edizione limitata sullo shop di Mohd Italia, contiene al suo interno tutto l’occorrente necessario per la preparazione di un perfetto aperitivo #SenzaEtichette, in pieno stile Campari Soda, per vivere un autentico aperitivo di Design.
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