Euroluce 2023: 10 lampade spettacolari

9 Maggio 2023

Eleganti, protagoniste, portatrici di bellezza: le lampade in scena nell’edizione 2023 di Euroluce (nonché al Fuori Salone) non sono solo espressione di altissimi standard tecnologici ma anche creazioni di straordinario impatto visivo. Obiettivo comune sembra proprio quello di incantare con forme, materiali e colori interpretati con grande sapienza creativa. La sensazione è che dopo una lunga fase di ricerca sull’ingegneria della luce, che ha portato a una serie di innovazioni tecniche, sia giunto il momento di rilanciare il fattore emotivo, la capacità di emozionare con l’illuminazione. Senza mai dimenticare la funzionalità, oggi declinata in chiave sempre più spettacolare ed elegante, come dimostrano questi esempi eccelsi.

Luna di Occhio

La lampada Luna è stata presentata in anteprima in un’installazione fuori salone, nella Villa Necchi Campiglio: è una sintesi perfetta di tecnologia e impatto scenico che sfrutta il sistema “Fireball” brevettato proprio dall’azienda. Si tratta di una piccola sfera in vetro satinato che illumina in modo diretto ma senza abbagliare e quando accesa sembra fluttuare, proprio come la luna.

Asintoto di Davide Groppi

Misteriosa, quasi metafisica, Asintoto è una lampada a sospensione a luce indiretta. Ridotta all’essenza, si presenta, da spenta, come un disco che da acceso rivoluziona la percezione dell’ambiente. Una presenza discreta ma di carattere.

Liiu di Vantot per Luceplan

Etereo e poetico, Liiu (in copertina) è un sistema di illuminazione modulare che cela un’avanzata ricerca tecnologica e architettonica. La struttura è composta da una serie di cavi metallici elettrificati, mantenuti in tensione da contrappesi, a cui sono ancorati, come fiori, i corpi illuminanti.

Piola di Danilo De Rossi per Italamp

In tema di sistemi modulari è molto interessante il progetto di Piola, velario luminoso composto da tanti “pioli” di vetro colato con all’interno microbolle interne illuminate da led. Un incanto di luce che esalta tutta la bellezza del vetro.

Miles di Yabu Pushelberg per Lasvit

L’immagine dei soffiatori del vetro riporta alla mente il gesto del musicista che suona uno strumento a fiato. Da qui il nome di questa lampada, frutto del lavoro artigianale dei maestri del vetro di Lasvit e della creatività elegante dello studio Yabu Pushelberg.

Lightbody di Jörg Hugo per Leucos

Nelle lampade della collezione Lightbody il vetro sembra danzare e per ottenere questo effetto dinamico ed elegante la forma è ricavata con la tecnica del soffio libero, senza alcuno stampo. Ecco perché ciascuna lampada è un pezzo unico e diverso da tutte le altre.

Thalea di Paolo Rizzatto e Francesco Librizzi per FontanaArte

Thalea presenta due sorgenti luminose: una lineare che attraversa i vetri colorati e una spot, diretta, per illuminare le superfici sottostanti. L’impatto visivo è offerto dalla combinazione cromatica dei paralumi, da comporre a partire da un’ampia serie di possibilità.

2097 – 75 di Gino Sarfatti per Flos

Gino Sarfatti disegna la prima edizione di 2097 nel 1958, proponendo una lettura innovativa del genere lampadario, in cui cavi e lampadine diventano elementi decorativi. A distanza di 65 anni la lampada è ancora attuale e Flos ne amplifica l’effetto scenico proponendo una nuova versione che arriva a 75 punti luce e una ulteriore finitura tutta in bianco opaco.

Knit di Meike Harde per Vibia

Stupire in modo essenziale, condensare l’eleganza nei dettagli formali: è il risultato del progetto per la lampada Knit. Una fodera di lycra tessuta a maglia è avvolta attorno a una sfera leggermente appiattita per offrire una luce diffusa e intima di grande atmosfera.

Melt portable di Tom Dixon

Infine, nel filone delle lampade portabili, Tom Dixon introduce una nota di fascino con la versione senza filo della sua iconica Melt. Una scultura di luce che oppone il profilo geometrico della base alla forma organica del diffusore creando un abbinamento dirompente e di carattere forte.

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