Fuorisalone 2021: luce sul futuro del design e ispirazioni per l’abitare

15 Settembre 2021

seagull

La luce è stato uno dei temi ricorrenti del Fuorisalone 2021 di cui ripercorriamo alcune tappe

Settembre 2021 è stato il mese del ritorno. Ritorno della settimana del design milanese, con una fiera tutta diversa e ritorno del prezioso carnet di appuntamenti del Fuorisalone. La città è tornata a vibrare, a esprimersi e a respirare, in un susseguirsi di iniziative tutte accomunate da una caratteristica: la capacità di incantare. Esposizioni e istallazioni sono sempre più momenti ispirazionali, di nutrimento per quella risorsa preziosa che è la creatività, elemento distintivo del design e della possibilità di trovare soluzioni abitative e di arredo che soddisfino i requisiti di funzione e bellezza. E se la funzione degli arredi è stata raccontata lungo i corridoi del Supersalone – la fiera vera e propria – la bellezza ha avvolto e permeato le tante sedi del Fuorisalone. Intervenendo come una cura efficace a lenire le ferite dei mesi scorsi e a portare luce su quelli che verranno.

La luce, del resto, è stata uno dei temi ricorrenti negli eventi del Fuorisalone. Ne è un esempio suggestivo l’istallazione Freedom (in copertina) progettata dallo studio Mad Architects per i chiostri dell’università statale di Milano. Un gabbiano di luce con la testa rivolta verso il cielo, pronto a spiccare il volo. Come a voler portare luce ed energia sui mesi che verranno, per illuminarli, riscaldarli e infondere coraggio. È una luce artistica anche quella di Davide Groppi: Buio – Utopie di luce è la sua mostra ospitata nello Spazio Esperienze. Accolto in una serie di corridoi bui, il visitatore viene sorpreso da una serie di bagliori il cui senso non è la funzione illuminante quanto piuttosto la genesi di un’emozione. Quasi a volersi affrancare, per un momento, dalla logica progettuale e abbandonarsi alla libera creatività.

Lo stesso approccio è declinato in modo diverso da Lindsey Adelman: la designer americana, nello spazio Alcova, inserisce uno chandelier destrutturato. La luce è sparpagliata tra soffitto, pareti e pavimento, diventa decoro e dialoga con una serie di simboli nell’istallazione Paradise. Sempre ad Alcova, la luce è al servizio del colore, nell’istallazione Much Peace, Love and Joy dello studio Spread Tokyo. Un esplosione di scaglie colorate e iridescenti.

Kengo Kuma ha fatto vibrare il bambù con l’istallazione Bamboo Rings nei chiostri dell’università statale: una composizione di bambù e fibra di carbonio ad anelli intrecciati da cui risulta una forma quasi organica. Sulla superficie della struttura sono integrati dei sensori che fanno propagare nell’ambiente una rilassante sinfonia composta dalla violinista Midori.

La veste più elegante del Fuorisalone è stata indossata dal Palazzo Litta che ha ospitato le Design Variations a cura di MoscaPartners. Nel cortile, il cortocircuito stilistico di “Una spiaggia nel Barocco” dello studio Aires Mateus, nelle sale un percorso attraverso i progetti di designer internazionali.

Il Fuorisalone è anche occasione per ripercorrere le tappe della storia del design. Il compito è affidato alla Triennale che ha inaugurato la retrospettiva Carlo Mollino -Allusioni Iperformali a cura di Marco Sammicheli. La mostra, visitabile fino al 7 novembre, è una raccolta degli arredi progettati da Mollino per Casa Albonico a Torino e realizzati tra il 1944 e il 1946.

Superstudiopiù ha accolto l’esposizione internazionale “1000 vases”, una raccolta di ben 1000 vasi disegnati da centinaia di progettisti da ogni parte del mondo. Un momento di riflessione interessane e divertente intorno ad un oggetto che da sempre fa parte del contesto abitativo.

Preziosa è stata anche l’iniziativa dell’isola Design Discrit che con la mostra Playful, young, design ha creato un’occasione di incontro e sperimentazione pensata soprattutto per le famiglie. L’obiettivo era far giocare e interagire con elementi di design modulare. Scoprire come sono fatte le cose, lasciarsi conquistare dal colore, senza il timore di toccare e di cambiare la configurazione di arredi e accessori. Per conoscere il design e farlo entrare nella vita delle persone.

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