Naoto Fukasawa progetta l’inconscio

25 Ottobre 2021

Naoto Fukasawa è il designer giapponese che forse più di tutti gli altri ha influenzato il gusto internazionale. Un gusto inteso non solo come estetica ma anche come personalità dell’oggetto e dell’arredo, a partire dal modo in cui vengono concepiti e progettati. La parola chiave per capire il suo approccio è “inconscio” un elemento che ricorre nel suo racconto, una finestra sul suo mondo in cui un altro elemento fondamentale è l’intenzione di dare a ciò che disegna una vita lunga e in questo modo sostenibile.

Quali sono i valori che porta avanti con il suo lavoro?

Mi concentro sull’onestà, l’integrità, la perfezione della forma e le interazioni che abbiamo a livello inconscio con le varie cose che ci circondano. Non voglio che le persone si  appassionino ed emozionino di fronte agli oggetti che disegno. Voglio che le persone vivano con quegli oggetti inconsciamente. L’integrità è così importante nella vita. Inoltre, mi interessa realizzare oggetti sostenibili che desidereremo usare per sempre o comunque più a lungo possibile.

Queste sono le cose su cui mi concentro spontaneamente quando sono alla ricerca del prodotto perfetto. So cosa vogliono e desiderano le persone, lo sento e lo immagino. Aiuto le persone a realizzare il loro desiderio. Sento che questo è il mio ruolo.

Pensa che la pandemia abbia lasciato cambiamenti permanenti nella progettazione della casa?

La vita ha subito un cambiamento. Le persone si concentrano su altre cose rispetto a prima della pandemia. Non c’è solo un punto di cambiamento, ma è un mix di tante cose diverse. È cambiato lo stile di lavoro, si lavora da casa, è cambiato il modo in cui ci incontriamo con la famiglia, è cambiato il modo di comunicare tra le persone. Abbiamo inventato modi di vivere nuovi e migliori di prima. A causa del Covid abbiamo dovuto cambiare e migliorare la nostra vita. Abbiamo imparato a buttare via e togliere tutte le cose inutili dalla vita. Trascorriamo del tempo buono e di qualità mangiando, parlando, guardando, facendo esercizio. Ci concentriamo maggiormente sul nostro corpo e sulla nostra salute. Le persone capiscono di più l’importanza di concentrarsi sulla mente e sul corpo. Non solo attraverso lo sport fisico ma anche sport per l’anima e la mente, come il pilates o lo yoga.

E forse la cosa più importante di tutte è che tutti si concentrino sulla qualità del nostro ambiente, su questioni come l’impronta di carbonio e altro ancora. Ci concentriamo spontaneamente di più su ciò che è buono e cattivo per noi e per il futuro dell’ambiente.

A casa dobbiamo sentirci parte della natura. Dobbiamo sentirci creature o animali.

A questo proposito, qual è la sua idea di sostenibilità?

Un oggetto dovrebbe essere usato dalle persone per sempre. Non solo usato, buttato e trasformato in spazzatura. La lunga durata è l’approccio più sostenibile. Tutti si concentrano e parlano di riciclare i materiali e trovare nuovo materiale che richieda meno tempo per la produzione. La mia visione di sostenibilità è: buttare via il minimo possibile è la strada più efficace verso la sostenibilità. La gente deve pensare e considerare questo approccio. È un aspetto che tutte le persone nel mondo possono e devono cambiare. Devono farlo tutti, non solo qualcuno in particolare.

Le tue creazioni sono nelle case di tutto il mondo, ma come definiresti la tua casa?

Le tre cose principali che faccio a casa sono: cucinare, mangiare e dormire.

I miei sensi sono sempre alla ricerca di qualcosa e sempre percependo qualcosa, toccando qualcosa. Connettersi alle cose e osservarle fa parte della ricerca di nuove idee.

Ad esempio, se qualcuno dice una parola come “auto”, “bicicletta”, “posate”, “bicchieri”, potrei collegarmi a quella, e quindi creo un’idea dalla mia conoscenza delle cose. Ho già un archivio di idee incomplete nella mia mente e quando ne ho bisogno, le assemblo improvvisamente tutte in un unico elemento. Incarnando tutti i pensieri in un oggetto concreto.

Articoli correlati