Scopri il nostro e-shop e accedi a un catalogo digitale di oltre 40.000 prodotti di design.
Vai allo shop18 Febbraio 2022
La coppia di designer crede nel design come forza culturale, strumento di riflessione e di incanto poetico
Andare oltre la funzione per promuovere una poetica del gesto quotidiano, trasformarlo e portarlo oltre la sua radice utilitaristica. È questa la direzione scelta da Lyndon Neri e Rossana Hu, coppia nella vita e nel lavoro, e fondatori dello studio di progettazione architettonica e design che ne porta i nomi. I loro progetti partono dalla funzione per poi esplodere in un incanto di dettagli formali e materiali. L’eleganza è il tema ricorrente che si esprime per sottrazione dando vita a uno stile delicato ma concreto. Si ritrova nella collezione Twelve per Molteni&C così come nelle luci Yanzi per Artemide e Bai Ba Ba per Parachilna in cui riecheggia la sagoma delle lanterne cinesi. Negli arredi della serie Ren per Poltrona Frau che con la toletta, la libreria e lo specchio completano l’ambiente così come nel tea set The Society Collection per Paola C. Talvolta introducendo nuove configurazioni, come nel caso della collezione Lan per Gan: un insieme di elementi per creare liberamente angoli di condivisione e relax.
Perché avete scelto di lavorare insieme e com’è progettare in coppia?
Abbiamo diversi modi di vedere le cose e diversi talenti architettonici. Ci completiamo a vicenda abbastanza bene, sia che affrontiamo problemi di gestione in ufficio, sia perseguendo un progetto o lavorando su un disegno. Siamo entrambi molto concettuali ma non allo stesso modo. Lyndon è formalista e visivo, mentre Rossana è teorica e storica. All’inizio di un progetto di design, facciamo un brainstorming insieme. Rossana usa le parole – le piace scrivere le cose e ricercare idee – mentre Lyndon, anche all’inizio, disegna sempre. Gli elementi sono formati da lei che parla e lui che disegna: agiamo come una sola persona.
Quali sono i valori che portate avanti attraverso il vostro lavoro?
Una citazione di Saint-Exupéry esprime bene sia il nostro design che la nostra filosofia di vita: “Non chiediamo di essere esseri eterni, ma chiediamo che le cose non perdano tutto il loro significato”. Crediamo nell’architettura e nel design come una potente forza culturale. Gli aspetti funzionali sono meno interessanti per noi, anche se come professionisti questo è il prerequisito: il tuo design deve funzionare a un livello molto realistico. Crediamo nel sottotesto sopra l’ovvio e nel poetico sopra l’utilitarismo.
Siete presenti in tante case in tutto il mondo attraverso i vostri arredi, luci e accessori, ma che tipo di stile avete scelto per la vostra casa?
La casa è legata alla vita di tutti i giorni. Riguarda anche il nostro lavoro perché sentiamo che stiamo progettando oggetti e spazi per la vita quotidiana. In realtà, la nostra casa è molto semplice. Solo una raccolta di alcune delle nostre cose preferite ed è una vecchia casa ristrutturata a Shanghai.
Qual è stato il primo progetto del vostro studio e quali emozioni vi suscita adesso, dopo i tanti progetti di successo?
Il primo progetto di architettura del nostro studio è The Waterhouse at South Bund. Questo progetto è stato molto importante per noi perché il design dell’hotel prende spunto dalla città di Shanghai, ma non in modo turistico. Avevamo letto gli scritti di Svetlana Boym sulla “nostalgia riflessiva”. Abbiamo deciso che, invece di restaurare la caserma mattone dopo mattone, si doveva cercare di capire l’essenza o lo spirito dell’edificio. Volevamo che l’ospite dell’hotel vivesse una versione astratta, o interpretata, di Shanghai, quindi abbiamo incorporato nel design molte caratteristiche della città in un modo inaspettato e talvolta inquietante. C’è una forte esperienza spaziale ispirata ai tradizionali nong-tang (corsie) di Shanghai, dove c’è una sfumatura di spazi interni/esterni, spazi privati/pubblici, dove si può vedere dalle finestre della propria camera direttamente nella hall dell’hotel o nel ristorante. Inoltre, distribuite su diverse superfici dell’hotel ci sono installazioni grafiche di citazioni riguardanti viaggi di letterati del passato di Shanghai e frasi locali su cibo, vestiti e pratiche quotidiane ben note alla gente del posto ma non del tutto comprensibili ai non locali. La forma architettonica e il materiale della nuova area sul tetto riecheggiano quelli delle navi che passano lungo il fiume Huangpu di fronte all’hotel.
A proposito di architettura: stiamo attraversando un vero cambiamento nel modo in cui viviamo e progettiamo le nostre case?
Crediamo ci sarà una maggiore flessibilità nella percezione degli spazi e delle funzioni domestiche. Negli ultimi decenni si è assistito a un’americanizzazione degli spazi, un’iperspecializzazione delle funzioni in cui ogni angolo della casa corrispondeva a precise, individuali possibilità di utilizzo. Oggi la dimensione domestica si allarga, si diffonde. Basti pensare, ad esempio, a un tavolo che è una superficie che di volta in volta si trasforma per diventare una ‘scuola’, perché i ragazzi lo usano come una scrivania per la didattica a distanza, e poi è un tavolo da pranzo, un ristorante, magari anche una sorta di teatro. Per noi questa non è una novità: in Cina, nelle città storiche, abbiamo da sempre case multigenerazionali, dove convivono nonni, genitori e figli, imparando a muoversi nello spazio condiviso. Siamo abituati alla condivisione degli spazi e al necessario rispetto per gli altri – comprendiamo la prossemica della vicinanza.
C’è un nuovo progetto che vorreste condividere con noi?
Vorremmo condividere il nostro recente progetto a Shenzhen – Nantou City Guesthouse. Situato nel cuore di Shenzhen, questo progetto si ispira al vivace ambiente dei vicoli della città di Nantou, che si è evoluta da antica capitale benestante a centro città sovraffollato. Cercando di riflettere sul patrimonio culturale del mondano e del quotidiano, il progetto ha cercato di portare alla luce le possibilità del passato che potrebbero rinvigorire la nostra cultura contemporanea. Le scene della vita quotidiana – persone, oggetti e le loro ambientazioni – sono il materiale di partenza principale per il design. Assorbendo l’urbanità nell’edificio, la Nantou City Guesthouse a sua volta rende leggibile la sua storia privata e diventa completamente radicata nel flusso e riflusso della città.
Our experience,
your story
Lasciati guidare dai nostri designer per realizzare spazi su misura
Cominciamo insiemeCrea e ricevi la tua board da condividere con chi vuoi oppure con un designer di mohd per informazioni o assistenza.
Dopo l’invio, puoi creare altre board, non c’è limite alla tua ispirazione.
Ho Capito, continuaInvia il form, riceverai un’email con il link alla board dei prodotti che hai selezionato.
Condividi la tua ispirazione con il tuo partner e con gli amici, oppure con un designer di mohd per informazioni.
Dopo l’invio, puoi creare altre board. E se questa board non ti ispira più, puoi svuotarla con un reset e ricominciare.
Ti abbiamo inviato un’email con il link alla board dei prodotti che hai selezionato.
Chiudi