Note Design Studio firma un nuovo progetto per &Tradition

13 Gennaio 2023

Risolvere un problema è il punto di partenza di ogni progetto: è questo l’approccio di Kristoffer Fagerström e Malin Engvall designer svedesi fondatori, a Stoccolma, di Note Design Studio. Con la loro squadra di lavoro si occupano di progettazione a tutto campo dall’architettura al design passando per grafica, strategia e direzione artistica. Questo microcosmo di discipline confluisce nei vari progetti a partire da un brain storming in cui ciascuno apporta il suo contributo di competenze. L’obiettivo finale è produrre arredi e accessori pensati per durare sia dal punto di vista materiale che dal punto di vista funzionale ed estetico. Forse anche per questo lo stile ricorrente è essenziale e pulito, con piccoli dettagli di bellezza discreta che ritroviamo in tutti i loro progetti: dal letto Embrace per Pianca, alla luce Musa per Vibia, passando per la collezione outdoor Pelago per Skagerak. Funzione, versatilità e bellezza sono anche le caratteristiche di Alima, il carrello progettato per &Tradition di cui raccontano genesi e obiettivi.

Come è nata la collaborazione con l’azienda &Tradition e in quali aspetti vi sentite vicini a questo brand?

La collaborazione con &Tradition è iniziata qualche anno fa, all’inizio della pandemia. Facevamo riunioni a distanza, ci siamo “collegati nella nostra disconnessione”, eravamo tutti nella stessa situazione. Il design è molto tattile, si tratta di sentimento, dovevamo essere molto aperti l’uno con l’altro, da lì la collaborazione è diventata molto personale fin dall’inizio.  

Da dove nasce l’idea di progettare un carrello?

L’ispirazione è venuta dal “caos creativo” del lavoro da casa durante la pandemia, avevamo bisogno di un’unità di archiviazione che ospitasse la nostra collezione di libri, riviste, disegni e oggetti. Alima è più basso di altri carrelli, il che significa che puoi infilarlo sotto il tuo tavolo di lavoro nell’atelier di casa. Ma può anche essere utilizzato come piano espositivo informale per oggetti personali e libri interessanti.

Cosa ha guidato la scelta dei materiali e delle finiture di Alima?

Abbiamo scelto di realizzare la montatura di Alima in metallo per aggiungere leggerezza e riflessi al design. Il vassoio in legno di rovere o noce e il manubrio in pelle, conferiscono ricchezza e calore alla struttura metallica.

In generale, quali sono le priorità nel vostro approccio a un nuovo progetto?

Iniziamo sempre progetti con discussioni olistiche e ampie in cui cerchiamo di utilizzare l’intera base di conoscenze dell’ufficio. Qui, è incredibilmente preziosa la possibilità di ottenere prospettive diverse, da colleghi che lavorano sia sullo spazio che sulla strategia. Durante queste discussioni, ci avviciniamo all’ambiente in cui il prodotto verrà eventualmente utilizzato e cerchiamo di identificare e comprendere profondamente l’azienda e il loro consumatore finale. Assicurandoci che il prodotto abbia una ragione di esistere e che sia diverso e utile sul mercato.

Nei vostri progetti architettonici così come in quelli di design, come articolate il tema della sostenibilità?
La sostenibilità è un fattore che gioca un ruolo importante durante tutto il processo di progettazione, la scelta dei materiali è un grande pezzo del puzzle, così come conoscere il loro ciclo di vita e come possono essere smontati e riciclati al termine di esso. Ma si parla molto di sostenibilità anche dal punto di vista estetico. Il nostro obiettivo è creare prodotti impossibili da buttare, perché hanno un valore così grande per il loro proprietario da diventare cimeli o oggetti di seconda mano. Per raggiungere questo obiettivo, è necessario che lo stile duri nel tempo, ma anche che la qualità lo faccia e che i materiali diventino più belli con il tempo. Stiamo anche lavorando con marchi che, insieme alle loro fabbriche, hanno spesso un alto livello di conoscenza dei materiali sostenibili e delle tecniche di produzione.

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