Le riedizioni più interessanti del 2024

28 Agosto 2024

Condensati di storia e modernità, le vere icone del design hanno la prerogativa di conservare un’identità forte e allo stesso tempo sapersi inserire con disinvoltura in un contesto abitativo attuale. Ciascuna di esse ha un suo vissuto, una storia progettuale sempre interessante e spesso il prestigio di essere stata scelta, in origine, per essere inserita in luoghi speciali, mitici. Lo sanno bene le aziende che hanno il senso di heritage nel proprio DNA e il desiderio di tutelarlo e raccontarlo.

Ecco perché, anche nel 2024, il panorama del design accoglie e celebra una serie di straordinari progettisti, riscoprendo e rilanciando alcuni dei loro arredi e luci che sono stati dirompenti e ancora oggi rappresentano soluzioni eccelse oltre che di carattere. Si tratta di collezioni concepite con logica, lungimiranza e saggezza progettuale ma anche con una identità formale tale da resistere al test del tempo e in grado di farsi ancora apprezzare.

Cornaro di Carlo Scarpa per Cassina

Nel 1973 Carlo Scarpa disegna questo divano che sorprende per il suo appeal ancora contemporaneo. La caratteristica distintiva è la struttura in legno massello di faggio oppure frassino che, come un telaio, incornicia i generosi elementi imbottiti dal pavimento allo schienale.

Nella riedizione Cassina ha deciso di essere fedele al progetto originario ma allo stesso tempo conferirgli un’anima sostenibile, indispensabile oggi a consegnare una collezione al futuro. Ed ecco che per l’imbottitura è stata scelta una fibra di PET riciclato e poliuretani in parte riciclati e in parti provenienti da fonti biologiche. I rivestimenti sono sfoderabili.

Serie 500 di Gianfranco Frattini per Tacchini

È il 1960 quando Gianfranco Frattini concepisce la Serie 500, oggi rieditata da Tacchini. L’idea parte dalle concrete necessità di chi abita le case in quel momento: contenere con ordine, arredare il soggiorno riducendo l’ingombro e gli orpelli e piuttosto optando per uno stile asciutto che Frattini interpreta con gusto quasi scandinavo in questa collezione. I due elementi rimessi oggi in produzione da Tacchini sono la madia bassa e la madia alta consegnando due arredi che oggi come allora sono straordinariamente utili e belli allo stesso tempo.

Faubourg rug di Eileen Gray per Classicon

Pochi tratti geometrici, nero su bianco sono l’incredibile soggetto della guache realizzata da Eileen Gray nel 1920. A partire da questo intervento artistico assolutamente d’avanguardia, Classicon ha creato la collezione di tappeti Faubourg. Minimalismo della primissima ora, eleganza e coerenza con le curve ricorrenti nel design di Gray sono le caratteristiche di questi tappeti, ancora oggi di straordinaria attualità.

Gomma di De Pas, D’Urbino, Lomazzi per Zanotta

Colorata, robusta ma aggraziata: è la poltrona Gomma, disegnata nel 1970 dal trio di designer De Pas, D’Urbino, Lomazzi e oggi rieditata da Zanotta. La struttura è in multistrato e i piedi in massello di faggio e in questa versione contemporanea presenta un’imbottitura in poliuretano schiumato a base vegetale, applicata senza collanti, e rivestimento in tessuto sfoderabile. Il suo profilo giocoso è esaltato dai colori proposti: verde, blu e arancione in tonalità accese.

Tugendhat chair di Ludwig Mies van der Rohe per Knoll

Sofisticata e confortevole, elegante e familiare: la seduta Tugendhat è uno dei capolavori di Mies van der Rohe e uno dei progetti più preziosi del patrimonio di Knoll che oggi la rimette in produzione.

La struttura è in acciaio cromato oppure opaco, segno ricorrente nella produzione del designer, con fasce di pelle che rendono lo schienale flessibile e comodo. I cuscini sono privi di impunture e quindi lisci e accoglienti, proposti con diversi rivestimenti in tessuto e pelle.

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