Pouf/letto: soluzioni ibride per la zona notte

12 Aprile 2022

Gli arredi che si trasformano possono avere un alto pregio formale e questi progetti lo dimostrano. Si tratta di pouf e poltrone letto con i quali i progettisti e le aziende hanno risposto alla duplice necessità di avere una seduta comoda e bella da vedere ma anche un posto letto in più. Ciascun modello ha il suo specifico meccanismo di apertura/chiusura, sempre accompagnato da un design accattivante. Proprio perché la novità di questi modelli è il loro valore formale: non sono solo utili e risolutivi ma anche interessanti e curati nei dettagli. Possono dunque essere integrati sia nella zona giorno che nella zona notte. Sintesi preziosa di stile e funzione conquistano sia alla vista che all’utilizzo pratico: scopriamone alcuni dettagli.

Kubo di Paola Navone per Gervasoni

All’apparenza Kubo (in copertina) è un classico pouf quadrato, caratterizzato dal design familiare e sofisticato di Paola Navone. In realtà al di sotto del rivestimento in tessuto, nasconde un sistema semplice ma efficace che lo trasforma in letto singolo. Il meccanismo è composto da una base scorrevole che funge da rete a doghe su cui si dispiega e si appoggia il cuscino che così si trasforma in materasso. Il movimento è semplice e fluido ma efficace.

Pouf di Daniele Loscalzo Moscheri per Ditre Italia

Semplice, essenziale ed efficace il pouf/letto disegnato da Loscalzo Moscheri per Ditre Italia rispecchia il profilo del brand che si fa apprezzare proprio per la funzionalità e l’estetica essenziale ma familiare dei suoi progetti. Pouf è disponibile in 4 varianti di rivestimento dallo stile leggermente diverso per integrarsi in ambienti diversi. Al meccanismo si accede liberandolo dalla copertura in tessuto e dispiegando la rete in metallo su cui è già montato il materasso che, da chiuso, funge da seduta del pouf stesso. La rete ha anche un piede d’appoggio centrale per maggiore stabilità e comfort del letto.

Trix di Piero Lissoni per Kartell

Trix è un raffinato gioco creativo elaborato da Piero Lissoni per Kartell, in linea con il profilo vivace dell’azienda. È un pouf composto da tre elementi di profondità diversa, legati tra loro da un sistema di elastici. Questa particolare struttura consente a Trix di assumere quattro configurazioni diverse: classico pouf, chaise longue con schienale basso, divano basso con un solo bracciolo e letto/futon.

Chama di Mi Jin Park per Lago

La morbidezza e l’imbottitura generosa sono il primo tratto che si nota nel pouf/poltrona Chama, disegnato da Mi Jin Park per Lago. È una riduzione all’essenza in chiave creativa: il cuscino ripiegato su se stesso costituisce la seduta, dispiegato diventa letto o accogliente chaise longue con cuscino che funge da schienale.

Up-Lift di Neisak per Prostoria

Up-Lift è una vera e propria poltrona letto progettata con l’idea di arrivare a un meccanismo di apertura da attivare con un unico e ritmico gesto. Questo gesto scaturisce dal ribaltamento dell’elemento circolare che funge da schienale+braccioli. La rimodulazione del meccanismo di apertura consente di abbinare al design ricercato e confortevole della poltrona la comodità di un letto singolo in più.

Tattomi di Ingo Maurer e Jan Armgardt per De Padova

Nel 1985 Ingo Maurer e Jan Armgardt disegnano con lungimiranza questa versatile seduta che traduce in chiave contemporanea il classico futon giapponese. Le configurazioni possibili sono tre: poltrona, chaise longue, letto. La struttura è in acciaio con cinghie elastiche e per rendere ancora più confortevole la configurazione poltrona e chaise longue è integrata con un cuscinetto poggiareni. Un progetto intelligente e formalmente raffinato, esempio del linguaggio progettuale unico di Ingo Maurer.

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