Salone del mobile 2024: Snøhetta presenta un nuovo concept di divano per MDF Italia

18 Giugno 2024

Snøhetta

Lo studio di design norvegese presenta anche un ampliamento della collezione Volum per il marchio veneziano di illuminazione Lodes.

L’interazione costante con una natura a volte estrema è fonte di grande solidità e concretezza ma anche di determinazione. Valori che emergono dalle parole di Kjetil Thorsen, uno dei fondatori dello studio di design Snøhetta con sede a Oslo che lavora con aziende in tutto il mondo.

Nell’edizione del Salone del Mobile appena conclusa, tra i progetti presentati ci sono anche l’ampliamento della collezione di luci Volum per Lodes e il divano Array per MDF Italia: un concept modulare grazie al quale è possibile configurare un divano con interno curve ed esterni destinati agli spazi privati e contract.

MDF Italia Array

Cosa intendi quando dici: “Snøhetta è un posto da cui nessuno viene, ma chiunque può sperimentarlo”?

Questo termine è usato per illustrare l’accessibilità della cima della montagna Snøhetta se sei disposto a camminare un po’. Eppure, nessuno ha un suo indirizzo, nessuno è nato qui, e nessuno ha privatizzato la montagna. Questa è anche una metafora di ciò che cerchiamo di realizzare nell’approccio collettivo ai progetti e all’organizzazione. Nessuno ha il proprio nome personale associato alla nostra pratica e i nostri progetti cercano di essere accessibili a un pubblico più ampio, combattendo la segregazione urbana.

Come team, come affrontate un nuovo progetto?

Seguiamo la nostra metodologia di workshop “idea work”. Il workshop mira a creare trampolini di lancio concettuali per progetti in tutte le discipline. Ai partecipanti al workshop viene chiesto di rappresentare se stessi, non le loro professioni in queste sessioni, promuovendo la trasposizione come approccio progettuale olistico.

Photo credits: Shestakovych Studio | Giuseppe Romano

Quando si progetta l’ambiente domestico, quali sono le cose di cui abbiamo bisogno oggi? 

Progettare case per le persone oggi, come per qualsiasi altra tipologia edilizia, deve tenere conto dei reali problemi di sostenibilità. La sostenibilità sociale, ambientale ed economica sono parametri della massima importanza e non possono essere compromessi.

Detto questo, ci sono ovviamente condizioni emotive e benessere che necessitano ancora di essere messe a fuoco, devono essere continuamente reinventate affinché le persone diventino più sensibili le une verso le altre e verso l’ambiente circostante. Affetto, comportamento e cognizione sono tutte condizioni interconnesse.

Qual è il vostro approccio alla sostenibilità?

Come accennato in precedenza, la sostenibilità è al centro della complessità della professione di architetto. La sostenibilità non sostituisce alcun elemento tradizionale dell’architettura ma è uno strato superiore a tutte le altre questioni, dall’estetica alla funzione. La sostenibilità ambientale deve concentrarsi sull’analisi del ciclo di vita della CO2 incorporata.

Dalla produzione dei materiali, trasporti, cantiere, consumo energetico durante l’uso, produzione di energia rinnovabile, manutenzione fino alla demolizione e riciclo dei materiali. Il meglio che possiamo fare finora è creare edifici a zero emissioni di CO2 calcolati su un periodo di circa 30 anni. Per catturare la CO2 abbiamo bisogno di paesaggi e piante.

Ecco perché un approccio progettuale olistico è così importante. Includere tutti i vincoli biologici contestuali così come il riutilizzo consapevole o l’uso dei materiali diventa essenziale per agire in modo rispettoso dell’ambiente. Tuttavia, la sostenibilità sociale è forse ancora più necessaria che mai. Crea la comprensione, la stabilità politica, l’educazione e l’inclusione del pubblico per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità ambientale.

Varier Social® Turn

Lo studio ha sede a Oslo, qual è il tuo rapporto con questa città e come si riflette sulla tua mentalità?

Oslo è un bel posto dove stare. Puoi nuotare d’estate e sciare d’inverno. Spaziare tra le colline e il fiordo è una risorsa apprezzata da noi che viviamo qui così come dai visitatori. Non è sovraffollato ma ha l’atmosfera di una città. La posizione del nostro ufficio vicino al fiordo è un’ispirazione. Tutto si muove lentamente davanti alle nostre finestre consentendo la pace della mente e la sensazione di avere abbastanza tempo. Il nostro sistema di welfare offre una rete di sicurezza grazie alla quale possiamo ancora correre dei rischi.