Lo stile industriale in declinazioni sofisticate

24 Febbraio 2022

Lo stile industriale è un insieme di scelte progettuali, cromatiche e di materiali che richiamano, nelle suggestioni, l’atmosfera da officina. L’imperfezione, il vissuto, il grezzo sono tutte caratteristiche da assecondare se l’obiettivo è dare all’ambiente un accento di questo tipo. Naturalmente da declinare in modo ricercato, senza dimenticare l’obiettivo finale della progettazione: creare un interno accogliente, funzionale e di buon gusto. L’equilibrio è la chiave da utilizzare per creare il giusto ensemble di arredi e accessori in stile industriale. Il metallo è il materiale ricorrente ed è quasi messo a nudo, così come il legno, le cui venature sono esaltate. Le finiture, infatti, sono volte a valorizzare le caratteristiche fisiche dei materiali e a trattarle come elementi decorativi su cui proiettare l’attenzione. Il design, invece, è essenziale e lineare, votato alla funzione, a partire dalla quale trova anche la sua direzione formale.

Triedro di Joe Colombo per Stilnovo

Per mettere a fuoco l’estetica industriale è molto interessante la lampada Triedro disegnata da Joe Colombo nel 1970, quando ancora questo stile non era codificato come tendenza. Questa lampada ricorda le luci tecniche degli studi fotografici e la configurazione del paralume riflette la luce senza abbagliare. La funzione determina il design della lampada e dunque il suo stile, austero ma aggraziato, perfetto per lo studio ma anche per un accogliente soggiorno.

Graduate di Jean Nouvel per Molteni & C.

Jean Nouvel inverte la prospettiva ancorando questa libreria modulare non più al pavimento ma al soffitto oppure alla parete. Componibile, è costituita da una mensola superiore che funge da ancoraggio, a cui sono collegati dei tiranti con i relativi ripiani. Questi ultimi sono in compensato rivestiti in alluminio anodizzato che conferisce uno stile industriale ma sofisticato all’insieme.

Metrica di CTRLZAK Studio per Mogg

L’anima industriale di un arredo si legge anche nell’essenzialità della sua struttura. Caratteristica perfettamente espressa nella scaffalatura Metrica di CTRLZAK per Mogg. Una foresta di bacchette di ferro che si rincorrono forma la struttura verticale e sorregge i ripiani in cristallo, la cui trasparenza li rende idealmente invisibili.

Dorotea di Claudio Lovadina per Minotti Italia

Dorotea è una madia il cui involucro esterno, in teak, è caratterizzato da una lavorazione particolare che restituisce un effetto materico e visivo molto intenso. Il legno, infatti, è lavorato a sezioni triangolari con effetto tridimensionale e il risultato d’insieme è un incontro perfetto tra stile industriale e ricercatezza artigianale.

Tense di Piergiorgio e Michele Cazzaniga per Mdf Italia

Tense (in copertina) è l’archetipo del tavolo: nell’aspetto è pura materia con le superfici monomateriche in varie essenze di legno. All’interno è raffinata progettazione che si esprime nell’intelaiatura in profilato di alluminio e un riempimento in polistirene e le gambe in acciaio con tirante strutturale interno.

Clay di Marc Krusin per Desalto

Volumi essenziali sovrapposti creano il tavolo scultura Clay in cui due coni dalle proporzioni diverse entrano in connessione in unico punto, quasi invisibile. Le forme proposte sono due: rotondo oppure ovale, in entrambi i casi la morbidezza delle forme fa da contrappunto alla grinta delle finiture dal tocco industriale. Clay sfida la percezione della gravità in un gioco sorprendente di equilibri.

Frame di Fantin

Infine, anche la cucina si presta idealmente ad assumere uno stile industriale: ambiente operativo e informale per eccellenza, accoglie arredi funzionali ma sempre da interpretare con un gusto ricercato. La collezione Frame di Fantin ne è un esempio: nella finitura acciaio ricorda le cucine professionali ma le linee eleganti e gli spessori delicati la rendono perfetta per un interno domestico.

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