Scegliere un tavolo iconico per una sala da pranzo moderna

8 Febbraio 2022

Forma e funzione si fondono con eleganza in questi tavoli da pranzo dal design sofisticato che si collocano con disinvoltura in una sala da pranzo moderna e impeccabile. Autentiche icone di stile, raccontano tutta la competenza e la cura con cui sono stati progettati, a partire da una attenta ricerca sulle funzioni che devono assolvere, interpretate dallo spirito creativo e dall’intuito dei designer di cui portano la firma. Scultorei, presentano un perfetto equilibrio di proporzioni e consistenze visive tra la base e il top che si trovano in un dialogo armonico ed efficiente. Non a caso, il tavolo da pranzo si conferma ancora oggi come luogo di incontro d’elezione, per consumare un pasto così come per confrontarsi e scambiare le idee sia sul lavoro che nella vita privata. Nella sala da pranzo moderna diventa fluido il confine tra spazio di lavoro e spazio personale e il tavolo è protagonista assoluto di questo cambiamento non come ibrido ma piuttosto come strumento versatile, da scegliere quindi con attenzione ed entusiasmo.

Il Colonnato di Mario Bellini per Kettal

Nel 1977 Mario Bellini immagina questo tavolo (in copertina) come un porticato sorretto da ampie colonne. Da questa immagine deriva l’architettura e il nome di un tavolo da pranzo diventato iconico e che a quasi cinquant’anni di storia è ancora sorprendentemente contemporaneo. Un tavolo iconico, appunto, inizialmente pensato in marmo e proposto oggi, da Kettal, anche in pietra per un accento industrial chic e in teak adatto alla zona pranzo outdoor.

Shibumi di Jiun Ho per Porada

Shibumi è un tavolo da pranzo dal top tondo oppure ovale in frassino oppure marmo. Il profilo arrotondato stempera la grinta tecnica della struttura che lo sorregge, un articolato disegno di ottone bronzato spazzolato e frassino che rende l’insieme stabile e visivamente accattivante. Un’architettura domestica da scoprire e apprezzare.

Henry di Emmanuel Gallina per Poliform

Con Henry, Emmanuel Gallina riesce brillantemente a vincere la sfida di coniugare la funzionalità del tavolo allungabile alla perfezione formale di un arredo ricco di dettagli sofisticati. La struttura è in legno massello composta da piedi essenziali e lineari. Il top può essere in legno, marmo oppure vetro e il suo spessore, nell’incontrare la base crea un insieme visivo aggraziato ed etereo.

Bolero di Roberto Lazzeroni per Poltrona Frau

Rettangolare oppure rotondo, il tavolo Bolero si presenta sia nella versione con top in legno che nella versione con top in marmo come una soluzione dall’eleganza minimale e dallo stile attuale. Il design è pulito e lineare e porta l’attenzione proprio sulla bellezza dei materiali scelti con cura per arredare in modo discreto ed elegante la sala da pranzo.

Vestige di Note Studio per Sancal

Il dettaglio forte di questo progetto è senza dubbio la base scultorea. Si compone di due ampi blocchi rettangolari da cui è stata sottratta una sezione semicilindrica nella parte alta come a voler introdurre una nota di leggerezza su cui poggia il piano in vetro color champagne. Un tavolo contemporaneo con un’anima postmoderna.

Ordinal di Michael Anastassiades per Cassina

Michael Anastassiades trova la soluzione perfetta per rendere la struttura portante del tavolo da pranzo meno invasiva per i commensali. Inventa una nuova tipologia di gamba ponendola in diagonale. Questa soluzione genera anche una forma inedita che valorizza allo stesso tempo la bellezza dei materiali scelti: marmo Carrara, Calacatta, verde Alpi e Argento Portoro e il legno abbinato al metallo.

Smalto di Barber&Osgerby per Knoll

Lucida e tattile la finitura di questo tavolo è l’elemento chiave per coglierne la bellezza. Non a caso si chiama Smalto ed è proprio questa la consistenza che evoca attraverso le sue colorazioni dense nelle tonalità scure e materiche proposte.

Drop Leaf di Hvidt & Mølgaard per &Tradition

Quintessenza del design scandinavo che dalla funzione genera un’estetica riconoscibile e familiare, Drop Leaf è un tavolo pieghevole la cui struttura, nell’assolvere la funzione, assume caratteristiche formali scultoree e accattivanti. Estremamente evocative della tradizione progettuale scandinava a cui il tavolo appartiene.

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