Tooy: l’evoluzione della luce all’insegna dello stile e della sperimentazione formale

3 Gennaio 2022

Tooy è un brand giovane ma già di sorprendente spessore. Nato nel 2015 è stato fondato da Valeria Giacomozzi e Valerio Tidei: l’idea era creare una sorta di spin off dell’azienda di illuminazione Gibas, della famiglia di Giacomozzi, che nelle Marche produce illuminazioni su misura dal 1959. Le radici sono dunque decennali e costituiscono un patrimonio di eccellenza per Tooy. Proprio questo bagaglio di competenze, unito al desiderio di sperimentare nuovi approcci formali, ha fatto crescere a un ritmo sorprendente Tooy. Merito anche della direzione artistica, dal 2017, di Corrado Dotti con cui l’azienda ha definitivamente scelto la direzione dell’illuminazione di fascia alta, inserendosi senza paura in un mercato che in Italia vanta una tradizione molto forte. Realizzate interamente in questo paese, le lampade Tooy vanno molto oltre la funzione di illuminazione e dialogano con gli ambienti in modo organico, determinandone lo stile e allo stesso tempo inserendosi in modo osmotico nel contesto. Una visione tutta nuova, assecondata non solo dalle collezioni progettate da Dotti ma anche dagli interventi di altri studi di progettazione a cui l’azienda si è aperta, come Studiopepe e Federica Biasi.

Si tratta di un’illuminazione decorativa che si fa notare e che sta contribuendo all’innovazione formale in questo campo attraverso la reinterpretazione di temi classici e l’introduzione di nuovi must, come dimostrano alcune delle collezioni che vi raccontiamo di seguito.

Nastro di Studiopepe

Un nastro di luce scultoreo e poetico, una lampada ridotta all’essenziale e proprio per questo in grado di stupire. È Nastro, disegnata da Studiopepe per Tooy e composta da una banda di alluminio verniciato a polvere epossidica lungo cui è collocata la striscia di led. Un cilindro è posto in un angolo della banda a voler riportare idealmente l’equilibrio compositivo e caratterizzarne l’estetica. La collezione comprende lampada da terra ad arco e lineare, da parete in varie declinazioni, e da tavolo.

Nabila di Corrado Dotti

Ispirazione modernista e carattere contemporaneo fanno di Nabila (in copertina) una delle lampade manifesto del brand. L’estetica è infatti quella degli anni ’50, periodo in cui nasceva Gibas, azienda in seno al quale Tooy ha preso vita. Ma la forza è proprio la declinazione in chiave contemporanea di quelle atmosfere, senza scadere nella mera citazione. La lampada è composta da una serie di rami in metallo su cui fioriscono le sfere in vetro borosilicato che racchiudono la fonte di luce e creano incantevoli riflessi. La versione da soffitto è disponibile in cinque diverse configurazioni, quella da comodino è essenziale e iconica, le versioni da pavimento e parete sono disponibili in tre configurazioni.

Lilly e Gordon di Corrado Diotti

Lilly e Gordon sono un esempio di come Tooy ha saputo reinterpretare alcuni temi classici dell’illuminazione. La prima è un’evoluzione della lampada con paralume, laddove quest’ultimo è realizzato in tessuto e rivestito in microrete, un dettaglio di stile sofisticato. Gordon, invece, reinventa il diffusore a cono abbinandolo a un braccio mobile e dinamico. Essenziale e versatile si inserisce perfettamente in tutti gli ambienti della casa così come in contesti contract.

Filipa di Corrado Diotti

La collezione Filipa racconta l’interesse di Corrado Diotti nei confronti dello stile orientale. È infatti una stilizzazione delle lanterne cinesi di cui evoca le proporzioni declinandole con tratti essenziali e scultorei. La fonte di luce è una doppia sfera in vetro borosilicato posta al centro della base. Nella versione sospesa è integrata da un led inserito nella parte superiore della cornice per fornire una fonte diretta supplementare.

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