Una mostra al MAXXI di Roma racconta Aino, Alvar ed Eissa Aalto

23 Aprile 2024

MAXXI AALTO Pasqualini Fucilla MUSA

Architetture, arredi e approccio alla progettazione.

“AALTO – Aino Alvar Elissa La dimensione umana del progetto” è la mostra che il MAXXI dedica al lavoro rivoluzionario dello studio Aalto.

Fino al 26 maggio il museo MAXXI di Roma ospita la mostra “AALTO – Aino Alvar Elissa La dimensione umana del progetto” a cura di Space Caviar. Una rassegna ampia e approfondita della produzione progettuale e industriale di Alvar Aalto e delle sue due compagne di vita, Aino ed Elissa, senza le quali il suo lavoro non sarebbe stato lo stesso.

Una produzione che spazia dall’architettura al design, dal tessile agli accessori, ed è sempre attraversata da una visione olistica che mette al centro l’individuo e il suo benessere. «La vera architettura esiste solo quando pone al centro l’essere umano» è il motto dello studio Aalto e questa mostra aiuta a capirne il senso. Alla radice di arredi iconici come il 901 Tea Trolley, la lampada Angel Wing, i vasi per IIttala – solo per citarne alcuni – c’è sempre, alle spalle, un progetto più ampio, un’idea complessa e molto concreta.

Non a caso, gli Aalto vengono coinvolti in progetti architettonici di grande rilievo culturale e sociale a cui si accompagnerà la fondazione dell’azienda Artek per rendere ancora più significativo il loro impatto in questi due ambiti del vivere moderno.

Lo studio viene fondato in Finlandia nel 1923 da Aino Marsio e dal marito Alvar Aalto: è un momento di transizione per il paese che sta costruendo la sua identità di paese libero, indipendente dalla Russia a seguito della rivoluzione bolscevica. Il destino sociale e architettonico è tutto da scrivere e i coniugi Aalto hanno le idee chiare: edifici, spazi e arredi devono essere funzionali e a misura d’uomo.

La mostra racconta cinquant’anni di progettazione attraverso undici progetti significativi: edifici ma anche arredi, forme, materiali. Uno tra tutti è quello per il Sanatorio di Paimio (1929 – 1933) in cui l’architettura è intesa come strumento utile a contribuire alla guarigione del paziente: proprio questo progetto porterà lo studio alla celebrità.

Significativo è anche il progetto per i dormitori del MIT a Cambridge, Massachusetts – USA (1947 – 1949), in grado di accogliere 353 studenti in 43 stanze di forme differenti così come la Chiesa e centro parrocchiale di Riola di Vergato, in Italia (1966 – 1980) realizzato postumo ma interessante e raro intervento di un progettista scandinavo nel paese. La ricostruzione in scala 1:1 della Villa Mairea, progettata nel 1937 a Normakku, in Finlandia, costituisce, invece, un prezioso esempio dell’approccio progettuale degli Aalto nell’ambito dell’edilizia privata. La Casa Sperimentale a Muuratsalo è invece protagonista del videogioco immersivo Hide and Seek in Architecture, realizzato dallo studio Space Caviar in collaborazione con Meta.

La mostra dedica ampio spazio anche alla incredibile esperienza di Artek, l’azienda fondata nel 1935 da Alvar e Aino Aalto insieme alla mecenate appassionata d’arte Maire Gullichsen e lo storico d’arte e critico Nils-Gustav Hahl. L’idea di fondo era produrre e commercializzare gli arredi che lo studio Aalto disegnava per i vari progetti architettonici ma l’ambizione era ben più elevata. “Promuovere una cultura e un modo di vivere moderni attraverso esposizioni e altre forme di comunicazione” era infatti quella che oggi si definirebbe la “mission aziendale” e dunque i coniugi Aalto avevano avuto la lungimiranza di intendere il design come forma di comunicazione.

Un progetto d’avanguardia il cui nome dichiara da subito l’intento di unire approccio artistico e tecnologia e si esprime appieno attraverso la lavorazione del legno: la Finlandia era, come oggi, ricca di foreste e il legno sembrava in ogni caso il materiale più bello e piacevole al tatto oltre che perfettamente coerente con un approccio moderno al design dell’arredo.

L’intuizione è vincente, dal momento che ancora oggi gli arredi disegnati quasi un secolo fa dallo studio Aalto sono ancora straordinariamente attuali.

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